L’esperto risponde: domande e spiegazioni sulla pratica del Qi Gong e del Tai Chi Chuan

a cura di Tania Schiavo

Leggevo tempo fa, e ho deciso di condividere con tutti, un’interessante intervista a  Weizhong Sun, esperto di Medicina Tradizionale Cinese e di Qi Gong che ha collaborato per molti anni con il comitato sportivo statale cinese e che attualmente dirige l’Accademia di Tuinà di Lipsia.

  1. Quali requisiti fisici sono necessari per la pratica?
    Nessuno, occorre solo la volontà
  2. Non faccio movimento da molto tempo, posso praticare anch’io?
    E’ ideale per ricominciare a muoversi. Ben presto il corpo tornerà ad essere più elastico e mobile, più equilibrato e si riuscirà ad affrontare meglio lo stress
  3. Ci sono effetti collaterali?
    Non esistono effetti avversi. Influisce positivamente su altre terapie, soprattutto, ma non solo, su problematiche psico-somatiche
  4. Può aiutare in caso di problemi respiratori?
    Certamente! Gli esercizi respiratori sono una componente essenziale del Qi Gong (e del Tai Chi Chuan) e si può imparare a respirare correttamente. Ricerche scientifiche hanno dimostrato che è molto utile per l’asma riducendone gli attacchi.
  5. Può essere praticato in gravidanza?
    I primi tre mesi è meglio evitare gli esercizi in via precauzionale; dal quarto mese sono consentiti, in via generale, tutti gli esercizi di Qi Gong, sempre eseguendoli con cautela, senza sforzo e ascoltando il proprio corpo. In ogni caso è bene consultare il proprio medico ginecologo.
  6. Esiste un limite di età?
    Dalla culla alla bara, si potrebbe dire, tutti traggono profitto dal lavoro con l’energia vitale.
  7. Con che frequenza si deve praticare?
    Nulla si DEVE ma la regolarità è la chiave dell’efficacia di queste discipline. L’ideale sarebbe la pratica quotidiana. Così lo stress non ha la possibilità di accumularsi. Più si pratica e meglio è.
  8. Non riesco a concentrarmi durante la pratica perché mi girano in testa troppi pensieri. Cosa mi consiglia?
    Primo accettare il fatto così com’è senza arrabbiarsi. In particolare il Qi Gong non mira alla perfezione ma al rilassamento, senza imporsi costrizioni. Si dedichi al movimento con la respirazione e pian piano arriverà anche la concentrazione. Metta al centro gli altri aspetti della pratica.
  9. Qual è il momento migliore per praticare?
    La pratica è efficacissima in qualsiasi momento della giornata.

Tratto dal libro: Corso base di Qi Gong di Weizhong Sun

Tania Schiavo
Allenatrice della Asd Tai Chi Art – Taijiquan per piccoli e grandi

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